il regolamento

Norma n° 1 -  Gli atleti che hanno sottoscritto il cartellino di durata annuale unitamente ai propri genitori, non possono firmare un altro cartellino nella stessa stagione sportiva, pena il deferimento agli Organi di Giustizia Sportiva della Federazione Italiana Giuoco Calcio e conseguenti sanzioni disciplinari; 

Norma n° 2 -  Il kit-abbigliamento, deve essere sempre indossato negli allenamenti, nelle partite o in particolari manifestazioni. Non sarà consentito all’atleta di svolgere l’allenamento con una divisa diversa da quella ufficiale al fine di salvaguardare l’immagine della società stessa. 

Norma n° 3 - Tutti gli allievi dei Gruppi Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici dovranno in tempo debito, comunicare telefonicamente al proprio Mister l’eventuale assenza agli allenamenti e alle partite;

Norma n° 4 - Tutti gli atleti, in caso di ritiro anticipato dalla Scuola Calcio, sono tenuti a recarsi in Segreteria per la compilazione dell’apposito modulo di rinuncia. 

Norma n° 5 - Gli allievi dovranno spogliarsi solo nello spogliatoio e non nelle macchine, o all’aperto per strada o nel parcheggio-auto; 

Norma n° 6 -  Per la propria incolumità personale, per quella dei compagni ed avversari, gli atleti non debbono portare anelli, orologi e orecchini in genere, sia durante gli allenamenti che nelle partite amichevoli e ufficiali; 

Norma n° 7 -  Gli atleti dovranno mantenere sempre comportamenti e atteggiamenti corretti, leali e sportivi nei confronti di allenatori, dirigenti, avversari, compagni e pubblico; accettare serenamente le decisioni del direttore di gara, dei dirigenti e dell’allenatore; 

Norma n° 8 - Per motivi igienici e per evitare confusione o assembramenti negli spogliatoi è consentito l’ingresso soltanto ai genitori degli atleti di età compresa tra i 4 e i 7 anni, sia all’inizio che al termine dell’allenamento; 

Norma n° 9 -  I genitori potranno conferire con la Segreteria nella fascia oraria quotidiana di apertura, mentre con gli Istruttori solo al termine degli allenamenti. 

Norma n° 10 -  I rapporti con gli Istruttori e collaboratori tecnici degli stessi, dovranno essere solo di stima e fiducia reciproca; 

Norma n° 11 -  Non sono assolutamente ammesse da parte dei genitori o familiari degli iscritti, interferenze o ingerenze tecnico-sportive per ciò che concerne:

“convocazioni, ruoli, inserimenti in Gruppi Squadra e quant’altro appartiene esclusivamente al rapporto tecnico tra Istruttore e Atleta; 

Norma n° 12 -  Non è consentito inoltre ai genitori e familiari assumere, sia durante gli allenamenti che durante le partite amichevoli o ufficiali, atteggiamenti antisportivi o comunque lesivi del buon nome della Scuola Calcio NITOR; 

Norma n° 13 -   i genitori e gli atleti potranno avere notizie e informazioni di vario genere attraverso le comunicazioni diffuse tramite i propri gruppi Whatsappo se necessario, chiedendo in Segreteria di poter incontrare il Presidente o il Responsabile Tecnico; 

Norma n° 14 -   Rispettare rigorosamente gli orari di allenamento e di convocazione alle gare, garantendo la massima e continua partecipazione alle attività addestrative; 

Norma n° 15 - Aver cura del materiale assegnato e rispetto per le strutture della nostra Società e di quelle delle squadre avversarie; 

Norma n° 16 - In caso di infortunio avvertire subito la segreteria e recapitare con sollecitudine, presso la stessa, il certificato medico rilasciato dal pronto soccorso;  

Norma n° 17 - In caso di mancata osservanza di quanto detto sopra, la società si riserva di prendere provvedimenti disciplinari e, se indispensabile, allontanare l’atleta dalla Società. 

 

Inoltre, si precisa che:

 

- non sono previste riduzioni per assenze personali (malattia, gite, ulteriori impegni scolastici, ecc.) o ritiro anticipato dal Corso e che la quota è dovuta per n° 2 sedute settimanali di allenamento e varie partite di Tornei e Campionati Federali.

 

- la società declina ogni responsabilità in caso di furti o smarrimento di effetti personali che ad ogni modo, consiglia di non portare presso gli impianti sportivi dove si svolge l’attività

 

- in caso di assenza va preventivamente avvisato telefonicamente l’Allenatore/Istruttore di riferimento e che in assenza di tale comunicazione, sarò responsabile di eventuali ulteriori assenze per convocazioni particolari

10 comandamenti per i genitori dei piccoli atleti

 

1.   Non imporre le tue ambizioni a tuo figlio: ricorda che ogni bambino migliora e progredisce seguendo i suoi tempi, quindi non giudicare i progressi di tuo figlio confrontandolo con le prestazioni di altri atleti o con le tue aspettative.

2.   Sii di supporto a tuo figlio: c'è solo una domanda che devi porre a tuo figlio a fine allenamento o a fine gara: “Ti sei divertito?”; poiché se non si diverte non sarà motivato a partecipare.

3.   Non cercare di sostituire l'allenatore: il tuo lavoro è quello di dare amore incondizionato e supporto. Dì a tuo figlio quanto sei fiero di lui e lascia la parte tecnica all'allenatore.

4.   Dì solo cose positive durante le gare: devi essere incoraggiante e non criticare mai tuo figlio o il suo allenatore, perché entrambi sanno se e quando hanno commesso errori.

5.   Riconosci e rispetta le paure di tuo figlio: la prima gara può essere una situazione molto stressante ed è normale che il tuo bambino sia spaventato. Non sgridarlo e non sminuire i suoi sentimenti, assicuralo che l'allenatore non lo avrebbe fatto partecipare, se non lo ritenesse in grado. Ricordati anche che la maggior parte delle sue paure sono quelle che tu gli trasmetti.

6.   Non criticare gli accompagnatori: se non sei interessato o non hai il tempo per aiutare lo staff come volontario, non criticare chi sta facendo tutto il possibile per dare una mano.

7.   Stima l'allenatore di tuo figlio: il legame fra l'allenatore e l'atleta è speciale e contribuisce al successo e al divertimento del tuo bambino, quindi non criticare l'allenatore in sua presenza, perché lo ferirà.

8.   Sii leale e di supporto alla squadra: non è saggio continuare a spostare il bambino da una squadra all'altra, ogni team ha i suoi problemi, anche quelli in cui crescono campioni.

9.   Tuo figlio non deve avere come unico obiettivo quello di vincere: i campioni sono quelli che hanno saputo concentrarsi sull'allenamento, più che sul risultato.

10.  Non aspettarti che tuo figlio diventi un atleta olimpico: pensa a quanti atleti che praticano lo sport di tuo figlio ci sono in Italia, e a quanti posti sono disponibili ogni 4 anni: le possibilità reali che tuo figlio diventi un atleta olimpico sono lo 0,00...%. Fare sport è molto più delle Olimpiadi, aiuta a crescere persone oneste e civili, proprio come tu vorresti tuo figlio, quindi sii contento anche solo del fatto che voglia cimentarsi nello sport.

Per contatti:
Rino Membola 347.5574111  -  Andrea Saponaro 347.1934100 - STEFANO BONATESTA 351.9017060
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